Deliziosa……………
Ai miei due figli, Andrea e Cesare, quando gli propongo dei piatti di mare, dicono subito di si. L’altra sera, tornato dal lavoro, ho pensato di preparargli del polipo. Per due persone: mezzo chilo di polipo, un barattolo di pomodorini, olio extravergine pugliese, due spicchi di aglio, prezzemolo, sale e mix di pepe. Prendo una pentola a pressione e porto a ebollizione dell’acqua leggermente salata con alcune gocce di aceto balsamico di Modena. Immergo i polipetti e chiudo la pentola, lasciando cuocere per circa 45 minuti. In uno dei miei inseparabili Wok soffriggo due spicchi di aglio e verso il polipo pulito dalla pelle e tagliato a pezzettini, rosolo, sfumando con del vino bianco, per una decina di minuti e aggiungo i pomodorini con un poco di sale. Dopo una ventina di minuti il tutto è pronto.Attenzione, il segreto di questa ricetta sta nell’aggiungere durante la cottura del ragù dell’acqua di cottura del polpo. Cuocio gli spaghetti e manteco servendo con una grattugiata di pepe.
polpo…si chiama polpo!
Hai ragione Rino, anche se….pòlipo s. m. [dal lat. poly̆pus, che è dal gr. πολύπους (propr. «che ha molti piedi»), comp. di πολυ- «poli-» e πούς «piede»]. –
1. Variante frequente, spec. nell’uso com., di polpo, nome dei molluschi cefalopodi ottopodi, e in partic. della specie Octopus vulgaris, largamente diffusa nel Mediterraneo.